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Spoleto

Spoleto è da tempo una delle destinazioni umbre più amate dagli italiani e si trova a soli 39 km da Gallano.  Costruita sulla sommità del colle Sant’Elia, ai piedi del Monteluco, il centro storico di Spoleto è quindi un continuo sali e scendi ma aiutati dalle scale mobili che salgono per il centro storico con una intera giornata si avrà la possibilità di visitare i suoi monumenti e apprezzarne a fondo la storia e l’arte che la contraddistinguono. Il centro storico, con la sua storia plurimillenaria, non può che impressionare e lasciare un ottimo ricordo in chi la visita. Davvero una tappa importantissima e assolutamente da fare per chi desidera farsi un giro in Umbria. Così come per altre antiche città umbre, il consiglio quando si visita Spoleto è quello di immergersi nel dedalo di strade e scorci, ogni angolo di questa città riserva emozioni particolari.

Il centro storico 

Destinazione attraente tutto l’anno e tranquilla cittadina collinare, offre molti luoghi interessanti e piacevoli passeggiate. L’aria che si respira visitando la cittadina di Spoleto è davvero coinvolgente e trasporta il visitatore in un viaggio nel tempo e nella storia: qui è possibile ammirare una interessantissima stratificazione architettonica di secoli e avvicendamenti che hanno lasciato tracce evidenti nell’attuale tessuto urbano. All’interno dell’antica cinta muraria, la densità di monumenti ed edifici di interesse è altissima. Spoleto è stata prima una grande colonia e poi un municipio romano e di questa epoca restano preziose testimonianze come la Casa Romana, il Teatro, l’Arco di Druso e Germanico, e un Anfiteatro ancora da recuperare.

Spoleto è stata inoltre l’antica capitale dei duchi longobardi. Simbolo imponente della cittadina la Rocca Albornoziana, che domina la città dall’alto e testimonia l’antica presenza dei papi e dei governatori. In Piazza Campello, vicino alla Rocca, si trova la Fontana del Mascherone, questa particolare fontana con i tratti somatici di uomo e di felino e rappresente, forse, una divinità pagana. Dalla bocca della fontana scorre l’acqua che poi si riversa nelle vasche poste a tre livelli differenti. Risalente al 1600, riporta nell’edicola che la sovrasta, un’iscrizione dedicata a Papa Clemente XII.

Da non perdere indubbiamente il Duomo di Spoleto, in stile romanico, ma anche la chiesa di Sant’Eufemia e la chiesa di San Pietro dalla splendida facciata romanica. Dallo spazio antistante San Pietro si gode un’ampia vista che abbraccia tutta Spoleto fino al possente ponte delle Torri, alto 80 metri e realizzato sul finire del ‘300 come acquedotto per garantire approvvigionamento di acqua alla città. Merita una visita la Bella e pittoresca Piazza del Mercato, palazzo Collicola, che ospita il Museo Palazzo Collicola Arti Visive – Carandente, il palazzo Vescovile (Museo Diocesano), palazzo Racani-Arroni, il Museo Archeologico Statale nell’ex monastero di Sant’Agata, il Museo Diocesano e la basilica di Sant’Eufemia. Appena fuori dal centro storico si incontrano le chiese di San Ponziano e San Salvatore, quest’ultima Patrimonio UNESCO perché luogo dei Longobardi. 

Spoleto la citta’ di “Don Matteo” e del Festival dei due Mondi

Spoleto non aveva bisogno della serie televisiva “Don Matteo” per far apprezzare le proprie bellezze, ma il successo di massa della fiction ha permesso a tanti italiani di scoprire le meraviglie di questa millenaria cittadina. La celebre bicicletta di Don Matteo, il prete detective protagonista della famosa serie Tv, attraversa strade di straordinaria bellezza. A fare da sfondo alle imprese del sacerdote è il centro storico di Spoleto con i suoi vicoli, le superbe chiese, i suoi palazzi e la sua suggestiva rocca.  

Il Festival dei Due Mondi è la manifestazione internazionale di musica, arte, cultura e spettacolo che ha permesso a Spoleto di raggiunge una fama mondiale. Si svolge annualmente ogni estate dal 1958 e nasce per essere il “terreno di incontro fra due culture e due mondi artistici, quello americano e quello europeo (da qui il nome del festival definito, appunto, “dei due mondi”)” e per celebrare “le arti in tutte le loro forme”. Un vero e proprio tributo all’arte in tutte le sue forme!

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