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Un Resort ‘verde’ nel cuore dell’Umbria

Il Castello di Gallano si erge sul monte omonimo nella Valtopina, tra Assisi e Spoleto, ad un’altezza di 520 metri s.l.m. Incastonato come un diamante tra due meravigliosi parchi protetti, il Parco del Monte Subasio e il Parco di Colfiorito.

IDEALE PER VIAGGIATORI ESCURSIONISTI E FAMIGLIE

Con il suo vasto terreno ricco di ulivi, vitigni e di acque sorgive, è tra le mete umbre più ambite da viaggiatori escursionisti. Un intero borgo che è stato restaurato e riportato agli antichi splendori per accogliere coppie, famiglie e gruppi di amici alla ricerca di sapori unici, come il prezioso Tartufo che nella valle del Topino è il protagonista, oltre al relax e alla scoperta di antichissime tradizioni e attività.

Il Castello, oggi trasformato in resort con appartamenti turistici dotati di tutti i confort, ristorante, è luogo ideale per una vacanza nel cuore dell’Umbria. Il Gallano Resort è un complesso storico, parte dell’Unesco, tutelato dal Ministero dei Beni Culturali.

Posizionato in un contesto paesaggistico incontaminato, con una vista panoramica che spazia sull’ampia vallata, il Castello di Gallano Resort è composto da un borgo diffuso diviso in tre complessi Borgo, Veduta Sasso e Castello ognuno diviso in più appartamenti indipendenti. 

Gallano è anche un palcoscenico perfetto dove festeggiare ricorrenze speciali come matrimoni, o ambientare eventi di successo come congressi, meeting, seminari e incentive.

BORGO - PIAZZETTA NEVA

È l’ingresso al borgo di Gallano, dove potete trovare il Gallano Restaurant, la chiesetta di San Luigi.

VEDUTA IL SASSO

Con i suoi appartamenti, la piazzetta, spazi comuni con calcio balilla e barbecue, è ideale per trascorrere calde serate in compagnia di amici e parenti.

IL CASTELLO

È la parte più panoramica del Borgo. Qui troverete un parco giochi per i più piccoli e uno spazio verde dove far correre anche gli amici a quattro zampe.

La storia del Castello

Il Castello di Gallano ha una storia antica che riconduce indietro nei secoli…

In epoca romana, il piccolo borgo di Gallano divenne importante stazione di posta grazie alla Via Consolare Flaminia (220-219 a.C.) che in passato attraversava la vallata sottostante. Questa arteria fu fondamentale per il grande Impero Romano poiché collegava Roma all’Italia Settentrionale, in particolare la Via da Roma portava a Rimini, l’antica città di Ariminum. Tutt’oggi possiamo ancora ammirare in questo tratto importanti resti di arcate del ponte denominato Centesimo, cosi chiamato poiché si trovava al centesimo miglio da Roma.

Nel 1085, Gallano divenne la sede di un importante monastero benedettino sotto il nome di Santo Stefano; dopo diverse incursioni e attacchi, durante i tumulti che segnarono la penisola italica negli ultimi decenni del XII secolo tra Comuni e Imperatore, il Monastero venne fortificato con imponenti mura e bastioni, così che si trasformò in un vero e proprio Castello fortilizio. Fu proprio il grande imperatore Federico I, il Barbarossa, che nel 1155 instaurò la figura del Conte di Gallano, riconoscendo al luogo un’importanza rilevante. Nel 1350, il Monastero venne abbandonato definitivamente, per cause purtroppo non ancora chiare, ma rimase ancora nelle mani della Chiesa. Solo nel 1383 Papa Urbano VI lo cedette ai Trinci, Signoria della città di Foligno, che ne ottennero la carica di Visconti.

Conclusasi la breve era trinciana nel 1439, lo stesso ritornò sotto il diretto controllo della Chiesa e cosi fu per diversi secoli a seguire. Durante il dominio dei Trinci la chiesa di San Sisto fu fatta affrescare dal famoso pittore folignate Pier Antonio Mezzastris e, nel 1891, uno di questi affreschi, fu rimosso e allocato presso la cattedrale di Foligno, dove è ancora oggi conservato.
Si rileva, dalla cultura orale tramandata di nonno in nipote molto viva in questa parte di Umbria, che fu a lungo luogo solitario scandito dai ritmi stagionali della terra e che solo ad inizio del 2000 lo stesso riprese le antiche vesti.

Nel 2008, infatti, dopo quasi 40 anni di totale abbandono del villaggio, una famiglia, la famiglia Becca, si innamorò del fascino della tenuta e dell’imponenza della dimora, decidendo di affrontare una sfida: riportare il tutto a nuovo splendore, trasformando il sito in un elegante ed esclusivo Resort di Charme, ma nel rispetto della sua storia. Dopo un accurato lavoro di recupero e restauro, il Castello è ritornato così agli antichi splendori conservando ancora l’impianto medievale originario con annessa la piccola chiesa patronale intitolata a San Sisto di Gallano. Nel 2015 gli venne, quindi, consegnato l’Attestato di lodevole partecipazione come meritevole interprete dei Valori UNESCO nella salvaguardia e tutela del paesaggio e dell’ambiente, all’interno del Concorso ‘LA FABBRICA NEL PAESAGGIO‘.

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